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Come e perchè realizzare un podcast?

Aggiornamento: 23 gen

Oggi ti spieghiamo come creare un podcast e perché aprire un canale per il tuo business può essere la mossa vincente.


Un’espansione inarrestabile: il podcast. Ad oggi sono attivi oltre 700 000 podcast per un totale di 29 milioni di episodi. La fascia d’età più popolare per gli ascoltatori di podcast è 25-44 ed è il 49% degli ascoltatori totali.

In Italia in un solo anno ha avuto una crescita del 15%; infatti, nel 2019 gli ascoltatori erano 12 milioni e nel 2020 hanno raggiunto quota 13,9 milioni. E non è l’unico dato in aumento: l’ascolto medio da 23 minuti è passato a 25 (Fonte: Nielsen).


Come creare un podcast efficace? Te lo spieghiamo in questo articolo! Dalla progettazione alla pubblicazione, una guida completa per aprire il canale per il tuo business.


Perché realizzare un canale podcast


Un canale podcast per essere online con la tua voce per raccontare chi sei e il tuo business è semplice e realizzabile in una serie di passaggi, senza dover investire grosse somme di denaro.


Partiamo da una premessa: il significato di podcast. È un file audio dedicato alla voce e alla narrazione di consigli, contenuti e fatti. Il canale è un’evoluzione della trasmissione radiofonica, il podcast è il file che viene pubblicato.

L’origine del nome deriva da “pod” che vuol dire capsula e “broadcast” che sta per trasmissione: si tratta di una comunicazione segmentata, basata su singoli episodi che gli utenti possono scaricare sui loro device o ascoltare direttamente online.


Avere un canale podcast vuol dire offrire un evento regolare, che sia settimanale o mensile, come una trasmissione televisiva o radiofonica che gli utenti possono ascoltare comodamente dal loro smartphone, quando vogliono e dove vogliono.


Come creare un canale podcast


Il primo passo è scegliere un tema, quello in cui sei forte. Progettare un canale podcast vuol dire avere ben in mente il messaggio che si vuole lanciare. Trova i temi inerenti alla tua attività che possono essere affrontati in vari episodi e pianifica un calendario editoriale, per capire come, quando e quanto pubblicare in un determinato arco di tempo. Ascolta sempre le esigenze del tuo target per creare contenuti in grado di rispondere a domande concrete, senza mai improvvisare.


Il titolo del canale è elemento molto importante da tenere presente. Il nome racchiude tutti i tuoi episodi audio. Un ombrello raccoglitore di tutto ciò che stai raccontando della tua attività con la tua voce.

Infatti, il nome del canale podcast non si riferisce soltanto agli episodi registrati. Riguarda la descrizione dell’intero show, il trailer, la copertina, la frase intro di ogni episodio o magari un jingle ricorrente per aprire i tuoi singoli podcast, ecc.

Quando pensi al titolo adatto, il consiglio è scegliere un nome dinamico, che può evolversi e adattarsi ai cambiamenti che riserva il futuro al tuo canale e al tuo brand.

Scegliere il nome giusto per il tuo canale podcast può sembrare difficile, ma non bisogna lasciarsi demoralizzare da questa sfida. Come fare?

  • Breve ma intenso, non più di quattro parole

  • Il nome deve essere in linea con i contenuti

  • Coinciso, creativo e intrigante

  • Meglio non usare gli articolo e la parola “podcast”

  • Evitare caratteri speciali, abbreviazioni, troppi segni punteggiatura e grafie non corrette

  • Semplice da scrivere, da pronunciare e da ricordare

  • Nuovo: controlla che non esista già

  • Il nome deve adattarsi a una possibile evoluzione, cambiamenti del futuro

  • Pronuncialo ad alta voce: se ti piace, hai trovato il tuo titolo!

Il nome del podcast singolo invece viene talvolta scelto in seguito, dettato dai contenuti. Ecco perché ti consigliamo se hai un blocco di cominciare a creare e a registrare audio e poi cercare un titolo adatto.


Rifletti sulla lunghezza da dare ad ogni episodio. Non esiste la lunghezza perfetta: esistono podcast di 5 minuti e podcast di 6 ore. L’importante è evitare di “essere lungo”, bisogna dire le cose essenziali, interessanti ed utili all’ascoltatore nel tempo necessario.


Step successivo: la scelta del formato. I formati più popolari di podcast sono:

  • catch-up: riproporre sotto forma di podcast un contenuto nato per un altro media

  • intervista: con l’ospite giusto si rivela essere il formato perfetto per ampliare il proprio network

  • free-talk: una chiacchierata a due

  • narrativo: si raccontano storie reali, è definito il re dei podcast

  • sceneggiato: come il narrativo, ma con un po’ di creatività in più

  • ibrido: due o più formati in un solo podcast

  • formativo: il podcast diventa così una piattaforma di e-learning

Scelti argomento, nome, lunghezza, formato si passa all’opera di creazione.


Per prima cosa, ti consigliamo di creare una copertina per il tuo podcast.

Conosci Canva? È un tool grafico molto semplice e intuitivo e un grande aiuto per chi vuole creare la copertina del suo canale podcast senza aver grandi conoscenze di grafica.


Quali sono gli strumenti per fare un podcast?

  • Uno spazio tranquillo, senza voci di sottofondo, rumori, interruzioni e interferenze

  • Un microfono da collegare al pc per registrare la voce (a cui aggiungere un filtro antipop e ridurre l’energia delle B e delle P mentre si parla)


Il software per registrare podcast più famoso è Audacity, software di registrazione podcast con numerose funzionalità che permettono ai podcaster di registrare e modificare l’audio fino a un risultato di qualità professionale.

Alitu è uno strumento di podcast making per principianti: molte parti tecniche vengono automatizzate dal software e ha un editor specifico per eliminare eventuali errori. Ha un’ampia libreria di musica e jingle per personalizzare l’episodio.

Per utenti con device Apple è consigliato usare GaragaBand, il famoso software di creazione per tutti i device della “mela” (Mac, iPad, iPhone): un’interfaccia semplice e intuitiva per creare il tuo podcast.


Dove caricare un podcast?


Caricare un podcast e distribuirlo su tutte le piattaforme per l’ascolto è il passo successivo. Ci sono tante opzioni: il nostro consiglio è provarle, studiarle e testarle per trovare quella che fa per te!



Spreaker è un’applicazione dove è possibile caricare podcast. C’è una dashboard con le pubblicazioni e un lettore che puoi condividere sui social o embeddare nei post. Una volta caricati, i file audio possono essere condivisi su Spotify, Alexa, Deezer, iTunes.

Soundcloud è conosciuto come servizio per caricare tracce musicali, ma è ottimo per creare un podcast e lanciare un profilo dedicato alla promozione online su file audio.

Anchor (by Spotify) è una piattaforma per caricare podcast gratuita: puoi creare e distribuire contenuti audio, ed è particolarmente semplice ed immediata.

Un’altra piattaforma con cui creare e distribuire sulle piattaforme di listening (Apple Podcasts, Spotify, Google Podcasts, Alexa, Overcast, ecc.) è Buzzsprout.


L’app podcast più popolare per l’ascolto a livello globale è Spotify, seguita a ruota da Podcast di Apple.

Queste due citate sono sicuramente le più affermate e usate. Entrambe però permettono solo il caricamento del podcast e non la creazione.


Per iscriversi a Spotify: https://podcasters.spotify.com/

Per iscriversi a Podcast di Apple: podcasters.apple.com


Una volta creato e essersi iscritti su una piattaforma, caricare un podcast è semplice:

  • Incolla il link del feed rss relativo al tuo podcast

  • Compilare le informazioni

  • Concludere l’operazione.

Si possono ascoltare podcast anche tramite Google Podcasts, Alexa, Overcast e altri ancora meno usati.


Una volta lanciato il podcast, uno strumento utile per comprendere se i contenuti “stanno funzionando” è Google Podcast Manager.



Piattaforma per visualizzare l’interazione degli utenti, le impression, i clic, le visualizzazioni e gli episodi più rilevanti in termini di ricerca che hanno condotto gli utenti al tuo podcast. Una funzionalità in più è l’analisi degli ascoltatori e delle abitudini di ascolto.

  • Dati di ogni episodio per vedere quando i tuoi ascoltatori si sintonizzano e quando abbandonano.

  • Dati sulle abitudini di ascolto e i device utilizzati

  • Possibilità di raggiungere gli ascoltatori su Google, utilizzando strumenti come Ricerca Google, Assistente Google, l’app Google Podcast e altro ancora.

Per iniziare, bisogna dichiarare di essere padroni del podcast tramite la condivisione del feed RSS.



È utile per gestire la presenza del tuo podcast su tutte le piattaforme per l’ascolto e visualizzare dati fondamentali come ascolti per programma, statistiche di ogni puntata, numero di ascolti, dispositivi utilizzati, utenti raggiunti, ecc. Dati che ti aiuteranno a comprendere se i tuoi podcast sono performanti e per creare una strategia di podcast marketing con contenuti sempre più nuovi e attraenti!


Ora sei pronto per registrare la tua voce e dare il via allo spettacolo da ascoltare sul tuo business!



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